Perché non riesci a smettere di controllare le notizie sulla guerra: il tuo cervello ti sta ingannando

Perché Controlliamo Compulsivamente le Notizie nelle Guerre: La Psicologia della Paura

Quando scoppia una guerra o una crisi internazionale, molti di noi si ritrovano a controllare compulsivamente le notizie. Scrolliamo i feed, aggiorniamo in continuazione i siti d’informazione, attiviamo notifiche da ogni app. Eppure, invece di rassicurarci, questa corsa alle informazioni spesso alimenta ansia e senso di impotenza. Ma cosa ci spinge davvero a farlo?

Il fenomeno si chiama doomscrolling ed è stato studiato da psicologi di tutto il mondo. Si tratta della tendenza a consumare in modo compulsivo notizie negative, un comportamento che si intensifica nei periodi di incertezza come guerre, disastri naturali o pandemie. Il cervello umano, infatti, tende a iper-focalizzarsi sui potenziali pericoli, nel tentativo – spesso inutile – di avere il controllo su ciò che ci spaventa.

Il Cervello in Allerta Costante: Così Scatta la Modalità Sopravvivenza

Le notizie di guerra attivano in noi una risposta primitiva: entra in gioco il bias di negatività, un meccanismo evolutivo secondo cui diamo più peso alle informazioni minacciose rispetto a quelle neutre o positive. In pratica, il cervello si comporta come se fosse in pericolo reale.

Stimoli ansiogeni attivano il sistema nervoso simpatico, lo stesso che entra in funzione quando dobbiamo affrontare una minaccia fisica. Il corpo rilascia ormoni come adrenalina e cortisolo, preparandosi alla fuga o alla lotta. Ma nel mondo digitale non ci sono predatori: ci sono notifiche, breaking news, aggiornamenti continui. E ogni aggiornamento ci mantiene in stato di allerta.

L’Illusione del Controllo: Quando Leggere le Notizie Diventa una Falsa Sicurezza

In momenti di incertezza, il nostro istinto è quello di raccogliere informazioni per sentirci più preparati. È quello che la psicologia chiama illusione di controllo. Controllare continuamente le notizie ci fa credere – anche solo per pochi secondi – di avere una forma di potere sugli eventi. Ma si tratta spesso di un meccanismo auto-ingannatore, che aumenta il nostro stress invece di ridurlo.

Questo bisogno di iperinformazione può trasformarsi rapidamente in un’abitudine disfunzionale, alimentata da pensieri ricorrenti e scenari catastrofici. Spesso non ce ne rendiamo conto, ma entriamo in una spirale di ipervigilanza informativa da cui è difficile uscire senza conseguenze emotive.

Tra Social e Dopamina: La Dipendenza da Notizie Negative

Parte della colpa va anche ai social media e agli algoritmi che li governano. Questi sistemi mostrano con priorità contenuti fortemente emotivi, spesso negativi, perché catturano più attenzione. Ogni notifica o aggiornamento potrebbe contenere un’informazione nuova ed emozionante: questo stimola il rilascio di dopamina, il neurotrasmettitore della ricompensa.

Il risultato? Il nostro cervello si comporta come di fronte a una slot machine: continuiamo a scrollare nella speranza di trovare qualcosa di utile o rassicurante, ma spesso otteniamo solo più ansia.

Durante periodi critici, come la pandemia da COVID-19, l’uso dei social e il tempo dedicato alla lettura di notizie è aumentato del 36-50%. Segno che, in momenti di panico collettivo, siamo biologicamente e psicologicamente spinti a rimanere incollati allo schermo.

I Campanelli d’Allarme: Quando l’Informazione Fa Male

Non sempre l’atto di informarsi è positivo. Ecco alcuni segnali che potrebbero indicare una relazione disfunzionale con le notizie:

  • Controlli compulsivamente le notizie subito dopo esserti svegliato o prima di andare a dormire
  • Hai numerose notifiche push attive su più app di informazione
  • Ti senti agitato o ansioso se non verifichi le ultime news per qualche ora
  • Fai fatica a concentrarti sulle tue attività a causa del pensiero costante degli eventi globali
  • Parli quasi esclusivamente di ciò che vedi o leggi online
  • Avverti sintomi fisici come mal di testa o tensione muscolare riconducibili allo stress

Se ti ritrovi in tre o più di queste situazioni, potresti beneficiare di una pausa consapevole dalle notizie. Anche solo per recuperare lucidità e benessere mentale.

Come Uscire dal Circuito del Doomscrolling: Strategie Efficaci

Spezzare l’abitudine al doomscrolling non significa chiudere gli occhi sul mondo. Al contrario, si tratta di riconquistare il proprio benessere e la propria attenzione. Ecco alcune strategie concrete:

  • Stabilisci orari precisi per informarti e attieniti a quelli: evita di consultare notizie fuori dalle fasce che ti sei dato.
  • Disattiva le notifiche delle app di news e dei social media: sei tu a decidere quando leggere, non il contrario.
  • Scegli fonti di informazione affidabili e preferisci aggiornamenti periodici (come riassunti settimanali) al flusso continuo degli eventi minuto per minuto.
  • Crea spazi protetti dalle notizie, come la camera da letto o l’orario serale, per favorire il rilassamento.

L’Ansia Collettiva è Reale (e Contagiosa)

La paura non è solo individuale: è un fenomeno sociale. L’esposizione costante a emozioni forti sui social può generare contagio emotivo, dove l’ansia si trasmette da persona a persona. È un effetto amplificato online, dove rabbia e paura diventano virali molto più in fretta rispetto ai contenuti positivi.

In questo scenario costante di allarme, è normale sentirsi disorientati. Ma proprio in questi momenti, sapersi fermare diventa un atto potente e rivoluzionario.

Se L’Ansia Persiste, Parla con un Esperto

Quando l’ansia legata alle notizie si protrae e interferisce con la tua vita quotidiana, rivolgersi a uno psicologo è una scelta di salute. Gli eventi collettivi possono risvegliare fragilità latenti o aggravare difficoltà già presenti. Chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma un atto di responsabilità verso te stesso.

Meno Notizie, Più Chiarezza Mentale

La mente ha bisogno di pause per elaborare e dare senso alle informazioni. Accumulare notizie in tempo reale non corrisponde a essere più informati, ma spesso a vivere in stato di confusione e stress costante.

Sapersi prendere una pausa significa tornare padroni della propria attenzione. E un’attenzione lucida vale più di mille breaking news.

Torna a Scegliere Dove Mettere il Tuo Focus

In tempi dominati dalla paura e dall’incertezza, la capacità di filtrare le informazioni diventa un superpotere quotidiano. Non tutto ciò che accade merita la tua attenzione in tempo reale. Non tutto ciò che fa rumore è rilevante.

Essere informati è una forma di forza. Ma saper quando staccare, è la vera libertà mentale.

Quando leggi compulsivamente le notizie, cosa cerchi davvero?
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