De Luca svela i numeri che nessuno vuole dirti: Iran 0 bombe atomiche, Israele 100 – il video è virale

Vincenzo De Luca contro Trump e Netanyahu: l’Iran non ha la bomba atomica

Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha scatenato un putiferio mediatico con il suo ultimo intervento pubblicato sul canale YouTube de Il Fatto Quotidiano. Il governatore campano ha demolito senza mezzi termini la narrazione occidentale sul conflitto Iran-Israele, accusando Trump e Netanyahu di diffondere fake news sistematiche sulla questione iraniana. Con oltre 385.000 visualizzazioni e quasi 20.000 like, le dichiarazioni di De Luca hanno fatto il giro del web in poche ore.

Seduto nel suo ufficio presidenziale, con la bandiera della Campania alle spalle e i giornali sparsi sulla scrivania, De Luca ha sferrato un attacco frontale alla campagna di disinformazione che secondo lui sta manipolando l’opinione pubblica occidentale. Il titolo del video parla chiaro: “Ondata di disinformazione da banditi Trump e Netanyahu”, e il contenuto mantiene la promessa.

I dati reali sul nucleare iraniano che smentiscono la propaganda

La parte più dirompente dell’analisi di De Luca riguarda i numeri concreti, quelli che spesso vengono ignorati dai media mainstream. Il presidente campano ha messo nero su bianco una realtà scomoda: l’Iran possiede zero bombe atomiche ed è aderente ai trattati internazionali, mentre Israele ne ha circa cento e non aderisce ad alcun trattato di non proliferazione nucleare.

L’uranio arricchito iraniano si ferma al 60 percento, una percentuale insufficiente per scopi militari che richiederebbero il 90 percento. Per il confronto, l’uso civile necessita soltanto del 5-10 percento di arricchimento. Nel bombardamento israeliano del 13 giugno sono stati impiegati 200 aerei israeliani, nessuno dei quali è stato abbattuto dalle difese iraniane.

Questi dati, verificabili attraverso i rapporti dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, dipingono un quadro completamente diverso da quello presentato abitualmente dai media occidentali. De Luca ha sottolineato come l’Iran sia costantemente sotto controllo internazionale, mentre altre potenze nucleari operano senza alcuna supervisione.

Trent’anni di false previsioni sulla bomba atomica iraniana

Il governatore campano ha tirato fuori l’artiglieria pesante citando una cronologia imbarazzante di dichiarazioni sbagliate. Dal 1995 al 2025, per ben trent’anni consecutivi, leader occidentali e israeliani hanno predetto che l’Iran avrebbe sviluppato l’arma nucleare “entro pochi mesi”. Una serie di previsioni sistematicamente errate che ricorda le famose armi di distruzione di massa di Saddam Hussein, mai trovate dopo l’invasione dell’Iraq.

De Luca non ha risparmiato nemmeno il nuovo cancelliere tedesco Friedrich Merz, descritto con il suo tipico sarcasmo come un personaggio dall’aspetto poco rassicurante che si permette di fare lezioni di morale geopolitica. La critica si estende a tutto l’establishment politico occidentale che continua a ripetere le stesse false narrative.

Chi mente davvero sulla questione nucleare iraniana?
Netanyahu e Trump
Media occidentali
AIEA
Nessuno dice verità
Tutti un po'

Il doppio standard occidentale tra Iran e Arabia Saudita

La parte più tagliente dell’intervento riguarda le contraddizioni della politica occidentale. De Luca ha evidenziato come l’Iran, sotto costante controllo internazionale, venga demonizzato, mentre l’Arabia Saudita con le sue “barbarie medievali” rimane un partner commerciale privilegiato dell’Occidente.

L’India, potenza nucleare non aderente ai trattati, viene coccolata economicamente dalle stesse nazioni che puntano il dito contro Teheran. Israele può bombardare impunemente un paese sovrano senza conseguenze diplomatiche significative. Questi doppi standard rivelano un’ipocrisia sistemica nelle relazioni internazionali occidentali.

Gaza e i 52mila morti ignorati dall’Occidente cristiano

Il presidente campano ha toccato il tasto più dolente parlando dei 52.000 morti a Gaza secondo le fonti palestinesi e dell’indifferenza sostanziale dell’Occidente. “Dove sono finiti i nostri valori cristiani?” si è chiesto De Luca, denunciando quello che definisce un ritorno allo stato di natura hobbesiano nelle relazioni internazionali.

Il genocidio in corso nella Striscia di Gaza viene minimizzato o ignorato dagli stessi leader che si ergono a paladini dei diritti umani quando si tratta di criticare l’Iran. Questa selettività morale rappresenta secondo De Luca la vera minaccia alla credibilità dell’Occidente.

L’effetto virale delle verità scomode nella politica italiana

Il successo del video testimonia come ci sia fame di voci fuori dal coro nel panorama mediatico italiano. Il canale YouTube de Il Fatto Quotidiano, con i suoi 756.000 iscritti e oltre 516 milioni di visualizzazioni totali, rappresenta una delle poche piattaforme dove trovano spazio analisi così controcorrente.

Al di là dello stile teatrale e delle battute taglienti che caratterizzano ogni intervento di De Luca, il video solleva questioni geopolitiche serie che meritano discussione pubblica. La manipolazione dell’informazione in tempo di guerra non è una novità, ma raramente viene denunciata con tale chiarezza da un rappresentante istituzionale. L’appello finale del governatore campano è rivolto alla coscienza collettiva: recuperare i veri valori umani universali prima che il mondo scivoli verso quella che definisce “barbarie totale”.

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